Fermata Borsa

Indirizzo: Piazza Cordusio

In piazza Cordusio, dall’impronta tutta umbertina, cinta com’è da severi edifici fatti costruire sullo scorcio del XIX secolo, sono state scritte pagine di storia della finanza, delle assicurazioni e della comunicazione. Come tutta la città, però, anche qui è in corso un radicale cambiamento. Nel monumentale palazzo delle Poste, per esempio, gli sportelli e le montagne di corrispondenza sono stati sostituiti dai sacchi di caffè della prima sede italiana di Starbucks, da poco inaugurata. La nota catena americana per l’occasione ha voluto fare le cose in grande realizzando un’impressionante torrefazione di quasi 2800 mq, la terza al mondo dopo quella di Seattle e Shanghai. Se pensiamo che la prima destinazione d’uso di questo edificio è stata la Borsa Valori, trasferita qui da piazza dei Mercanti e poi traslocata nel vicino palazzo Mezzanotte, non si può fare a meno di ricordare che proprio in questa piazza, negli anni Sessanta, è stata inaugurata l’usanza di sventrare i palazzi lasciando intatta solo la facciata. Dunque nulla di nuovo sotto il sole.
Tornando alla piazza, se per ricostruire la sua storia potessimo ricorrere ai carotaggi come per i terreni, l’analisi darebbe risultati sorprendenti: oltre gli strati celtici e romani, qui emergerebbe prepotente quello longobardo, al quale la piazza deve il nome. Fra il VI e l’VIII secolo in quest’area sorgeva la Curia Ducis, la corte del duca, da cui Corduce, poi Cordusio. Il titolo aulico non tragga in inganno: erano rudi e ruspanti rappresentati del re, ai quali era affidata la “cura” – si fa per dire - della città, visto che in quel tempo le sedi della corte erano nelle più salubri Pavia e Monza.
Un altro dettaglio non da poco è la vocazione di questo fazzoletto di città. Prendete come ho fatto io una pianta di Milano e una matita, unite i punti di Piazza Cordusio, largo Cairoli e piazza Cavour. Verrà fuori un “triangolo d’oro”. In questo dedalo di strade e di palazzi, da secoli si respira odore di affari e di denaro. Fra i nomi di antiche contrade come Moneta – dove venivano battute quelle romane -, Bollo, Zecca, Monte di Pietà, molti secoli dopo troviamo i “pronipoti”, come la Banca d’Italia e Palazzo Mezzanotte, oltre a un numero davvero considerevole di sedi di alcuni dei più prestigiosi istituti bancari nazionali e internazionali.
Una curiosità: al centro di piazza della Borsa, dal 2010, si trova la controversa scultura di Maurizio Cattelan, “L.O.V.E.” (libertà, odio, vendetta, eternità), cruda denuncia delle conseguenze del denaro. A voi tirar le somme…